Franco Fortini, ”La città nemica”

 

 

1235415_10151941702935337_1253846971_nQuando ripeto le strade

Che mi videro confidente,

Strade e mura della città nemica;

E il sole si distrugge

Lungo le torri della città nemica

Verso la notte d’ansia;

Quando nei volti vili della città nemica

Leggo la morte seconda,

E tutto, anche ricordare, è invano;

E “Tu chi sei?”, mi dicono: “Tutto è inutile sempre”,

Tutte le pietre delle città nemica,

Le pietre e il popolo della città nemica,

Fossi allora così dentro l’arca di sasso

D’una tua chiesa, in silenzio,

E non soffrire questa luce dura

Dove cammino con un pugnale nel cuore.